giancarlo turchini

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Ho accolto con viva compiacenza il respiro pittorico così sensibilmente realizzato nelle opere dell'artista Giancarlo Turchini.

Nessun accenno a polemiche; piuttosto una serenità nell'accogliere, e rendere con efficacia compositiva, le visioni della realtà poesistica prescelta e conchiusa in vastità riecheggiante, nel commosso equilibrio compositivo del suo istinto serenamente accogliente, i valori paesagistici, quelli che egli rende con l'efficacia che ne promuovono la scelta respirante di costruzioni umane,armoniosamente congiunte all'invito della natura.

Prof. Dott. Mario Rivosecchi 11 dicembre 1979

Si parla in questi anni di ritorno alla figurazione. Non è un ritorno di moda da parte degli artisti, ma anche un'esigenza del pubblico che “ guarda “ vuol capire.

Abbiamo assistito in questo periodo,tentativi utopistici nel campo della pittura, un voluto abbandono della fantasia a favore di ricerche visive-concettuali, il più delle volte labili ed illusorie. Giancarlo Turchini rimane fermo sulle grandi tradizioni dei grandi maestri la continuazione del bello,del sublime del vero,ciò che vede che più le piace,riesce condelicatezza squisita a trasmettere,la sua volontà è chiara e profonda.

E' evidente la maestria nei segni incisivi dei volti di bambine, di figure e personaggi il tutto concentrato di poesia e amore.

Prof. Orlando Serpietri Aprile 1980

Il pittore Giancarlo Turchini, romano, si è formato da sé, anche se ancora è alla ricerca interiore di qualcosa di indefinito che sente prepotentemente.

Istinto,sincerità e idealismo sono le caratteristiche che della sua pittura,scevra di pregiudizi di mestiere.

Nellesue figure l'efficacia pittorica dell'espressione,specialmente negli occhi,traduce il problema umano in un lirismo psicologico. Colori sfumati sobriamente e felicemente accostati,pennellata dolce opportunamente dosata,fanno favorevolmente apprezzare le sue opere dal pubblico e dalla critica.

Dotato di buon senso grafico e di una tavolozza ricca di colori,Giancarlo Turchini,artista istintivo,ha partecipato,sempre distinguendosi,a varie mostre.

Dir. Art. Dott. Dino D'Ardena 20 marzo 1980

Esaminando le opere del giovane Giancarlo Turchini, che vive ed opera a Roma, notiamo un'espressione naturalistica, specie nelle marine in cui si ravvisano, in maniera molto chiara,le impronte stilistiche dei pittori labronici,in netto contrasto con i macchiaioli che non hanno nulla di determinato o di definito. Le sue opere sono l'antitesi di quanti producono commercialmente, in quanto il Turchini esprime tutta una tematica reale e multiforme con colori genuini e puri. La tecnica è molto decisa, delineata e ben spiegata. Sarà perchè il Turchini vive la sua vita in contatto con la realtà della natura, oppure perchè egli incosciamente esprime l'innato instinto dell'uomo, che canta scenari di terre vicine o lontane, reali o0 sognate; il fatto è che le sue tele sono costruite con disegno meticoloso e inappuntabile, che focalizza in modo perfetto lo scenario,pieno di luci e di colori vivaci.

Ma la produzione del Turchini non si limita ai paesaggi, niente affatto,bensì egli passa con disinvoltura al figurativo che con colori delicati e dolci,linee leggere e sinuose, ci consentono di assapoare l'essenza e l'intimo concetto di una visione classicheggiante, non accademica ma sentimentale.

Nel suo figurativo osserviamo inoltre, un preciso rapporto tra luce e colore,oltre ad un delicato approfondimento del segno, che lascia intravedere il gusto del giovane artista. Quel ritmo dolce e sottile, che invade la composizione, quelle sfumature ora delicate evd ora più marcate, che attirano la nostra attenzione, sono elementi che toccano le nostre curiosità e ci inducono ad una pur breve indagine sulla personalità dell'autore. Il Turchini, infatti, è un autodidatta, il quale, anche se in suo attivo ha un periodo limitato di esperienzadella pittura di circa dieci anni,opera con una dimensione spirituale e un fascino meraviglioso, al punto di offrirci delle liriche descrizioni sprigionate dalla volontà di narrare il bello e di dialogare, con quei suoi volti in tono moderno,con le battute e itocchi del suo pennello.

Potrei sintetizzare il breve incontro con le opere del Turchini come l'affermazione di aver conosciuto un giovane artista e sopratutto di avere scoperto un vero uomo con le sue aspirazioni ed insoddisfazioni, che lo spingono a migliorare la produzione sempre di più, con le paure e i suoi dubbi, che affinano progressivamente la sua non lunga esperienza, e con la speranza, che certamente gli consentirà di trovare la grinta necessaria per raggiungere le più alte mete.

In breve chiudo questa mia recensione dicendo che si tratta di un pittore cosciente del proprio modo di sentire le cose, i cui paesaggi li ritrae con grande amore dalla fonte inesauribile della natura, ed il figurativo, dalle tonalità vive e soffuse, lo esprime con il calore della propria interiorità, che è Arte.

Prof. Dott. Carmelo Tomaselli 28 dicembre 1979

Giancarlo Turchini He speaks af returning to the figurative style this year. It isn't a return to the style on part of the artist but a demand from the public who “see” and wish ta understand.We have assisted in this period,utopiaistic tentatives in the field of pictorial research, an artificial abandanment of the fantasy of visual-conceptual research,more from the changeable and illusory turn: Giancarlo Turchini, remains firm whit the traditions of the great master, in continuation whit, the beatiful, the sublime, the true, what one sees, what one pleases to see more of, he is able to transmit whith delicacy his will is clear and profound. The skill in his wood-cuts of children's faces, of figures and personages, of the marvelous sea with beatsa,in an all,the concetration of poetry and love is evident.

Mid Times Editor in chief april 16, 1980

La solitudine,

che l'egregio pittore

si bene esprime nel quadro,

ti avvolge,

o uomo che invano ricerchi

il perchè della vita.

Ti avvolge ricolma

di pioggia di ricordi,

di un bosco di sussurri,

di speranze,di volti,

nel tempo perduti.

E solingo cammini,

e solingo rimani,

seppur tra la folla

ti trovi,

fra tante parole

che al vento si perdono,vane.

Tu ami i tuoi sogni

invano sognati,

tu ami cercarein solitudine amica,

l'amore,la pace,

la luce dell'anima,

quella luce lontana,che attendi.

Per il quadro “ Solitudine” Poet.ssa Ada Pandolfo 1981