loredana giannuzzi

Artista iscritto il 29 Maggio 2013

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Non è mai semplice parlare di se’ e tanto meno scrivere, ma cercherò di farlo al meglio. 
Sono nata a Roma, il 2 del mese di giugno di tanti anni fa e fin da piccola ho sempre cercato d’istinto, e soprattutto quando in mano avevo una penna o una matita colorata di personalizzare quello che mi circondava. 

Crescendo la passione, continuò, partecipai anche a numerose Collettive, ma questo a fasi sempre più alterne e distanziate purtroppo, perché quelli che sono gli impegni di tutti i giorni, lo studio, poi il lavoro, la famiglia, il tempo sempre appena necessario a completare gli impegni quotidiani, mi costrinsero un po’ alla volta ad abbandonare questa passione.

Ogni tanto, riprendevo i colori ad olio o le matite colorate, o l’acquerello, ma la mia testa non trovava più l’ispirazione e quindi smisi, il mio lavoro doveva avere un’anima ed in assenza di quella non avrebbe avuto scopo di esistere.
E smisi, totalmente, completamente, per quasi 30 anni. Mi mancava molto imbrattar tele o fogli, ma tanto anche se provavo a far qualcosa non ne ricavavo nulla: l’ispirazione era svanita.

Poi, d’improvviso poco più di un anno fa una mattina sono andata in un negozio d’arte e presa da una frenesia improvvisa, ho acquistato vari cartoni telati, un buon numero di colori acrilici, valigetta, tavolozza e pennelli e.. tutto è ricominciato come e meglio di prima. Da ragazza amavo copiare i macchiaioli o gli impressionisti inglesi, Van Gogh, Gainsborough, o Renoir, Manet, ma copiavo appunto. Ora, invece, è sortito da me un particolare stile personalissimo, forse influenzato da Klimt o dalla pittura slava, poiché amo preparare lo sfondo dei miei lavori con vernice oro o rame. E ormai, ho totalmente abbandonato quelli che erano i paesaggi o le nature morte, dedicandomi ad un unico soggetto. ‘LA DONNA’ ed al suo corpo.

Le mie donne sono sempre unite ad un elemento del creato, fiori piante acqua, forse per mie personalissime interpretazioni della Dea Madre, di Madre Natura da cui scaturisce la vita. Alcune sono serene, alcune e forse le più, sono tristi; di alcune raffiguro solo il viso, di altre il corpo, parziale o intero, a seconda dell’ispirazione, di alcune solo una sagoma, ma sempre e comunque Dee.