claudio apparuti

Artista iscritto il 3 Marzo 2015

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Claudio Apparuti presenta paesaggi e nature morte dai colori brillanti, irradianti luninosità. L'artista inquadra attimi sospesi in una dimensione temporale che oscilla tra l aprimavera e l'estate, nel momento in cui la antura giunge al culmine della propria bellezza, declinata nell'immagine di fiori e frutti dalc olore intenso, colline verdeggianti e cieli tersi. Con tratto deciso l'artista dà vita al disegno ben precisato e curato nel dettagli, arricchendolo della propria sensibilità cromatica e dell'abilità nell'uso delal sfumatura. L'impaginato pittorico si presenta nitido, realistico e nello stessio tempo idealizzato, grazie anche alla qualità estetica dell'esecuzione. Apparuti svela all'osservatore luoghi idilliaci, dove tutti vorremmo poter sostare pe run momento, soffermandoci a contemplare la bellezza delle piccole cose del creato, per poi vagare con lo sguardo verso orizzonti sconfinati.

Paolo Levi

Con Claudio Apparuti la grande tradizione figurativa italiana raggiunge risultati notevoli, dando così origine ad una dimostrazione brillante di una sensibilità non comune verso il bello artistico. Artista consapevole e appassionato, dipinge ciò che ama e ciò è evidente in ogni sua opera.
E' noto, infatti, che anche l'artista più tradizionale coglie della realtà gli aspetti a lui più congeniali attraverso il filtro del suo personale punto di vista. I colori sono puliti e giammai violenti, esemplificazione di un'anima attenta alle sfumature di una natura benigna e di un'umanità genuina, come semplice e genuina è d'altronde la sua pittura. Le sue case, i suoi boschi, le sue figure umane non sono reali se non in superficie, inondate come sono da un'atmosfera sognante e bucolica. L'artista in tal modo crea un mondo fantastico dove tutto è possibile: la modernità non lo ha ancora corrotto con la sua massificazione e il suo appiattimento culturale.
Claudio Apparuti ci conduce così in un mondo parallelo dove la vita è poesia e amore allo stato puro.
Nadine Giove

Cenno critico di Vittorio Sgarbi sul dipinto : "La carezza":

Una dolce maternità quella di Apparuti che ricorda per certi versi la pittura antica con queste grandi finestre aperte spesso su paesaggi elegiaci tra tendaggi drappeggiati  in velluti o broccato purpurei.  Qui nell'intensa luce della stanza  il neonato riceve tutto l'amore  della madre, lo sguardo tenero, le soavi carezze affinchè le sue spalle siano pronte asopportare in futuro ogni carico della vita.

Vittorio Sgarbi.