francesco granelli

Artista iscritto il 15 Febbraio 2013

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Dagli anni Settanta impegnato nel mondo dell’arte, pittore, caricaturista, scultore, si è formato da autodidatta, appoggiato da una forte propensione al colore e ad uno stile rapido, gestuale, istintivo, dinamico. I suoi paesaggi informali sono macchie di luce, resi con tocchi in cui i pigmenti si fondono insieme a creare l’illusione della realtà. Un paesaggismo moderno e affascinante, che l’autore declina con il mestiere di chi da sempre coglie nella natura lo spirito vitale, rendendolo poi perfettamente con la pittura.

Dr. Guido Folco (ItaliaArte), Colonia, 2012

Una prima visione delle opere di Francesco Granelli, ci mette davanti a porte socchiuse, a immagini metaforiche altamente comunicative. Le sue porte infatti sono accessi all'inconscio, socchiuse per lasciare entrare l'osservatore nella sua stessa anima a scoprire mondi e significati che non sempre gli sono chiari. Visi inespressivi e alberi particolarmente spogli, ma colori forti dal tratto intenso, sono il segno di una grande complessità emotiva che permette di intravedere che oltre al pittore, oltre alle caricature ed alle tracce esiste l'uomo, il comunicatore sensibile che lasciando una porta socchiusa ci permette di spiare il suo mondo e nel contempo di intravedere il nostro. (Giusy Patti, Artisti & Autori, 2012)

… Granelli - che a Parigi ha portato tre oli su tela - non pronuncia o solleva, ma invita ad entrare nel quadro e ad uscire oltre, a varcare soglie di luce, ad avanzare, a tentare intimità vastissime di luoghi e persone. ... Granelli induce al mistero. E’ conosciuto pure come illustratore e caricaturista, apprezzato da Forattini. ... un bel biglietto da visita per la nostra città nella vetrina del Carrousel, segno della vitalità e versatilità dell’arte italiana e parmigiana in particolare. Carrousel du Louvre, 20-21 Ottobre 2012.  Manuela Bartolotti (Gazzetta di Parma, 7.11.2012)

  “Interior” è un interpretazione surreale intimistica della propria anima, un sentire al di là degli schemi, mentre "Tronco" con i suoi colori e con la divisione della prospettiva posteriore in alto e basso è stato interpretato come un estraniarsi dal mondo reale che è diviso fra bene e male, fra vita (l'albero in alto con i rami e con i colori vivi) e morte (l'albero in basso con i suoi toni scuri e mitigati) salvo quel tocco di bianco che pare dare speranza (G.P., 2013)